Domenica, 04 Giugno 2017 23:24

Elezioni, Biondi: "Rischiamo lo scippo della centrale unica del 118”. Botta e risposta con Tordera

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"Il sindaco uscente Massimo Cialente, già presidente del comitato ristretto dei sindaci, l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci ed il manager della Asl numero 1 Rinaldo Tordera dicano dove sono finiti i soldi (2.5 milioni da integrare con le risorse del Masterplan), stanziati dall'Emilia Romagna dopo il sisma del 2009, finalizzati alla realizzazione all’Aquila di una centrale unica del 118 abruzzese. Chiediamo alla filiera del centrosinistra che governa la sanità, altresì, se è vero che a causa della loro inerzia ed incapacità che questa struttura potrebbe essere realizzata a Chieti".

A chiedere chiarezza è il candidato sindaco della coalizione di centrodestra al Comune dell'Aquila, Pierluigi Biondi, intervenendo su una vicenda, "tenuta sotto silenzio dal Pd" e che, invece, "potrebbe rappresentare una grande opportunità per il capoluogo abruzzese".

Realizzare all'Aquila la struttura di coordinamento regionale per gli interventi del 118 "sarebbe un tassello decisivo per fare della nostra città un punto di riferimento per l'Abruzzo e gli Appennini per la gestione delle emergenze", ha spiegato Biondi. "Purtroppo, i fondi dell'Emilia Romagna sono finiti nel mare magnum delle donazioni effettuate dopo il sisma del 2009, e se ne è persa traccia. A questo si aggiunga la volontà del Presidente della Regione Luciano D'Alfonso, esponente di punta del Pd abruzzese, di spogliare L'Aquila di ogni sua prerogativa", ha aggiunto il candidato di centrodestra. 

"Uno scippo preventivo questo del Pd - l'affondo - che non permetteremo e sul quale, una volta al governo della città, faremo chiarezza. Quindi, metteremo  in campo tutte le azioni affinché la centrale unica del 118 veda la luce all’Aquila, insieme alla sua rinascita sociale e economica, finora colpevolmente mortificata dal centrosinistra".

A Biondi, ha risposto Rinaldo Tordera. "Entro l’estate verrà affidato l’incarico per la progettazione e probabilmente entro l’anno sarà pronto il progetto per la realizzazione all’Aquila della centrale regionale del 118", ha assicurato il manager Asl. "Il piano per costruzione nei pressi dell’ospedale San Salvatore della sede logistica regionale del 118 - ha spiegato - ha subito dei rallentamenti nella precedente legislatura regionale a causa della mancata approvazione dell’accordo Stato-Regione, necessaria per l’utilizzo di parte dei fondi disponibili.

Tale accordo adesso è in via di definizione da parte dell’attuale Giunta Regionale "ma noi, per anticipare i tempi, abbiamo riavviato l’iter nel settembre scorso, con la pubblicazione del bando relativo all’individuazione della società da incaricare per la stesura del progetto. A tal proposito, la commissione aggiudicatrice si è già riunita più volte per esaminare le 20 offerte pervenute e ora sta compiendo ulteriori approfondimento per giungere alla ultimazione dell’iter e quindi alla scelta dei professionisti a cui affidare l’incarico entro l’estate".

A quel punto - ha sottolineato Tordera - la società di progettazione che risulterà aggiudicataria avrà 4 mesi di tempo per preparare il progetto che quindi sarà pronto con tutta probabilità entro l’anno. "Sono disponibili, in tutto, 5 milioni e 830.000 euro, di cui 2 milioni e 100.000 messi a disposizione della Regione Emilia Romagna e la restante parte da Stato e Regione. La realizzazione della centrale regionale del 118 all’Aquila costituirà un passaggio decisivo per il potenziamento del servizio sia in provincia di L’Aquila sia a livello abruzzese", ha ribadito il manager dell'azienda sanitaria locale. "L’Aquila rafforzerà il proprio ruolo logistico e operativo con benefici importanti per l'intera provincia, la cui orografia è tale da rendere spesso difficili i collegamenti per i soccorsi che potranno così essere migliorati soprattutto per una gestione ancora più efficace delle malattie tempo-dipendenti".

Il candidato sindaco di centrodestra, però, ha messo sul tavolo la delibera di Giunta regionale 271 del maggio 2017, avente ad oggetto il piano d’integrazione tra gli ospedali di Chieti e Pescara, per la connessione funzionale tra i presidi necessaria a dare vita ad un Ospedale di II° livello secondo i dettami del Decreto Lorenzin, "scelta che potrebbe significare la fine della centralità dell’Ospedale regionale dell’Aquila"; ebbene, come premessa alla realizzazione del piano d'integrazione, "la Giunta Regionale ha accolto la richiesta di istituzione di una centrale unica del 118 in zona Adriatica, per una 'ottimale gestione delle reti tempo-dipendenti' si legge nel deliberato; soltanto in subordine, è prevista l’istituzione di un ufficio regionale sovraordinato che coordini le due centrali regionali, venisse realizzata anche a L'Aquila".

La delibera è stata approvata all’unanimità dei presenti, assenti gli assessori Donato Di Matteo, Dino Pepe e Andrea Gerosolimo, ha sottolineato Biondi, rimarcando la presenza (e il voto favorevole) di Giovanni Lolli. “La doppia centrale del 118 è soltanto un'ipotesi, insomma; la raccomandazione è di realizzare una Centrale unica e localizzata in area adriatica. Siamo innanzi ad un tentativo evidente di spoliazione delle prerogative dell’Ospedale San Salvatore e dovremo attrezzarci, dunque, per chiedere un Dea di II° livello anche qui, con l’integrazione tra L’Aquila e Teramo”.

Altro che Legge per L’Aquila capoluogo, “un provvedimento dai contorni fumosi, fatto di 4 articoli scritti anche male, e mai approvata”, l’affondo di Biondi.

Eppure, “il progetto Orta con l’ampliamento del IX Battaglione Alpini e l’arrivo in città di un reparto speciale di 300 uomini esperti di calamità naturali, potrebbe rappresentare un primo passo per rendere L’Aquila un punto di riferimento in tema di emergenze legate a calamità naturali; serve, però, la riconversione dell’aeroporto in scalo di Protezione Civile, il coinvolgimento dell’Università e, soprattutto, un Ospedale rimodulato e modernizzato”.

 

Ultima modifica il Lunedì, 05 Giugno 2017 14:46

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